È proprio vero che non bisogna smettere di crederci mai.
Il, solitamente criptico, creatore de I Soprano finalmente spiega le sue ragioni dietro il famigerato finale. Sono passati 8 anni da quando il telefilm ha smesso di andare in onda con quello che continua ad essere uno dei finali più discussi di tutti i tempi, ma il creatore, David Chase, ha finalmente spiegato almeno un po’ le ragioni di quella dissolvenza al nero.
In un’intervista con DGS Quarterly, Chase parla degli ultimi momenti dell’acclamata serie tv, quando Tony (il compianto James Gandolfini) è seduto in una tavola calda con la sua famiglia e la canzone dei Journey “Don’t Stop Believin” suona in sottofondo.
“L’ultima scena di Tony finisce con “don’t stop”, nel mezzo della canzone. Non vi dirò se quello è il punto di vista di Tony. Ho pensato alla possibilità che questo fosse un pensiero di molti e che lui quindi alla fine venisse ucciso,” ha dichiarato Chase. “Potrebbe essere stato ucciso in quella situazione tre anni prima. Ma non è successo. Se questa sia la fine o no, ad un certo punto arriverà per tutti noi.“
Nell’ultimo episodio, intitolato “Made in America”, molti dei compari mafiosi di Tony vengono uccisi da un clan rivale, lasciando molte domande sul destino del protagonista.
“Noi speriamo di non venire uccisi a colpi di pistola da un clan mafioso rivale o da niente di simile. Non sto dicendo che è accaduto,” ha continuato Chase. “Ma ovviamente ha avuto più di un’occasione per essere ucciso da un clan rivale di qualsiasi persona normale, perché lui stesso si è messo in quella situazione. Tutto quello che so è che la fine arriverà per tutti noi.“
Da quando il finale dei Soprano è andato in onda nel giugno del 2007 (in America, qui da noi nel luglio del 2008), David Chase ha rilasciato pochissime interviste sulla fine dello show e si è sempre rifiutato di dare un’interpretazione di quello che succede a Tony. “Ho pensato che la fine sarebbe stato qualcosa che avrebbe scosso gli animi. Ma non avrei mai pensato che arrivasse fino a questi livelli. Davvero non credevo,” ha affermato Chase. “Non ho mai pensato che il nero potesse essere uno sparo. Ho solo pensato che avremmo dovuto vedere del nero. Il punto che volevo raggiungere, il sentimento che volevo passasse, onestamente, era quello di don’t stop believing (non smettere di crederci). La vita finisce e la morte arriva, ma non smettere di crederci.“
“Ci sono delle connessioni che facciamo nella vita, anche se tutto finirà, che valgono moltissimo, e siamo fortunati ad aver avuto la possibilità di farne esperienza,” ha detto Chase. “La vita è breve. O finisce in quel momento per Tony o in un altro. Ma nonostante questo, ne è valsa la pena. Quindi non smettete di crederci.“
Che ne pensate di queste dichiarazioni di David Chase? Placano la vostra rabbia per uno dei finali più discussi di sempre?